Ne parlavo giusto con Te



Ti è mai capitato di fantasticare sulla persona che ti passa avanti di corsa, dimenandosi con mille borse, o sul vecchietto che con lo sguardo perso nel vuoto sembra proiettare le immagini della sua giovinezza dai suoi occhi? Io l'ho fatto e lo faccio ancora. E quando nel farlo ascolto una canzone il viaggio continua e prende vita.



giovedì 19 febbraio 2015

> Accordiamoci per una volta




Ogni volta che entrava in una camera aveva l'abitudine di tirare le tende e spalancare le finestre.
In quegli attimi, chiunque confondeva la ventata di aria fresca che arrivava dall'esterno con il turbinio di energia che lei stessa aveva provocato.
Agli occhi pesava doversi abituare a tutta quella nuova luce, eppure erano innegabili i benefici che dopo pochi attimi si acquisivano.
Cominciavo in quei momenti a pensare a tutt'altro rispetto a quello che stavo facendo, iniziavo a Ricordare.
"Ricordare" come "re-cordis", da intendere come "ripassare dalla parte del cuore".

Poiché c'è chi lì ci ripassa frequentemente, e chi vorremmo che inaspettatamente ci ripassasse.
Ma ancora più desideriamo che qualche persona ci passi per la prima volta, spostandosi finalmente dal suo restare seduta nei nostri pensieri, e addentrandosi verso quei forti battiti.

Ricordiamo, perché desideriamo aprire gli occhi e abituarci a una nuova luce.





E.R.



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