Non vorrei mai che Lei fosse un Lunedì.
Se così fosse sarebbe solo l'idea di un inizio, ma senza esserlo realmente.
Si porterebbe dietro il ricordo di una due-giorni colma di tante esperienze piacevoli con le quali però non riuscirebbe mai a reggere il confronto.
E se fosse Marte-Merco-Giovedì?
Sarebbe probabilmente abitudinaria.
Un ripetersi di azioni che settimana dopo settimana non andrebbero a variare di un centimetro e per le quali non sarebbe neanche più il caso di prendere appunti sull'agenda.
Vorrei che Lei fosse sinonimo di provocazioni e movimento, giri di parole e buon umore.
Perciò niente da fare, neanche per loro tre.
Potrebbe essere un Venerdì?
Di sicuro sarebbe un crescere di sentimenti e d'amore.
Un diesel capace di farmi fare il pieno di buon umore fino a sera.
Eppure quante volte ho preferito in questo giorno i miei amici come compagni di avventura?
Non può andare bene, Lei merita di essere eccezionale nelle attenzioni che decido di dedicarle, altrimenti che senso avrebbe avuto sceglierla, crederci e conquistarla?
"Deve essere un Sabato!"-.
Mi suggeriva la voce che da dentro vedeva ormai ridotte all'osso quelle opzioni su cui sarebbe potuta ricadere la mia scelta.
Sabato o Domenica?
La vorrei vivere come se fosse una Domenica perché, se riuscissi a desiderarla come l'ultimo giorno della settimana, vorrebbe davvero dir qualcosa.
Mentre l'euforia di viverla come un Sabato andrebbe a scomparire in poco tempo, la capacità di gestire una Domenica renderebbe davvero tutto meno banale.
Spartiacque della settimana e portatrice di malinconia, non é davvero usuale il confronto con una Lei capace di mettermi alla prova e di rendere "meno lunatica" e imprevedibile una giornata che il più delle volte é identificata come quella che precede il Lunedì.
Voglio vederti come una Domenica, ma viverti tutta la settimana.
E.R.
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