Ne parlavo giusto con Te



Ti è mai capitato di fantasticare sulla persona che ti passa avanti di corsa, dimenandosi con mille borse, o sul vecchietto che con lo sguardo perso nel vuoto sembra proiettare le immagini della sua giovinezza dai suoi occhi? Io l'ho fatto e lo faccio ancora. E quando nel farlo ascolto una canzone il viaggio continua e prende vita.



domenica 14 dicembre 2014

> Er principe



Musica consigliata: " Daniele Silvestri - A bocca chiusa"


Je dicevano ch'era nfiore non pe li colori che ogni giorno esartava con quel suo corpo splendido, ma pe la freschezza e l'odore che regalava a tutti quelli che je donavano 'no sguardo.
S'arzava la mattina presto e piena d'energia s'arimboccava le maniche e non se fermava più se non pe tirá fuori 'n fazzoletto e sistemasse 'n attimo.
Era bella, era 'no spettacolo.
Mai 'n segno de cedimento o un vestito fuori posto, c'aveva 'n senso de sobrietà che avrebbe fatto 'nvidia alla regina der castello e ancora de più avrebbe fatto girá la testa ar principe.
Er colore delle labbra suo era der più tenue pastello rosa, eppure quelle du fessure erano così carnose che tanti omini c'erano morti dietro che manco le mosche.
Era femmina anche co li piedi che camminavano uno 'nnanzi all'altro che 'n tappeto rosso sarebbe servito solo a sminuilla.
Quanno poi er cielo era griggio, come oggi, sentivi proprio l'esiggenza de avella a te.
E se te capitava de vedella bene, altrimenti fingendo de cammina lá vicino a casa sua, provavi a intravedella tra na persiana e 'n infisso, e quando succedeva er core tuo gridava de gioia, perché nun ne poteva fa' a meno, e finalmente s'era saziato de sentimento.




E.R.



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