Ne parlavo giusto con Te



Ti è mai capitato di fantasticare sulla persona che ti passa avanti di corsa, dimenandosi con mille borse, o sul vecchietto che con lo sguardo perso nel vuoto sembra proiettare le immagini della sua giovinezza dai suoi occhi? Io l'ho fatto e lo faccio ancora. E quando nel farlo ascolto una canzone il viaggio continua e prende vita.



domenica 7 dicembre 2014

> Anche tu vuoi Nuvole Nuove?


Musica consigliata: "The Monster - Eminem ft. Rihanna"



Guardo scorrere le nuvole dal finestrino posteriore e un po' per le poche ore di sonno e un po' come conseguenza di una fisica con la quale non era mai scattata la scintilla, non capisco se sono loro, che leggerissime corrono via dalla mia macchina, o io che sfreccio in direzione opposta verso la mia destinazione.
Vedo animali, persone e amici dentro quelle bianche spumose che spesso mi ricordano lo sfondo del computer che tutti avevamo qualche anno fa.
Era uno scenario paradisiaco con delle colline di un verde così acceso da non essere presente nemmeno nella scatola dei colori delle medie, quella ricca di ogni gradazione.
"Direzione Bologna" lampeggia il navigatore che con la sua voce metallica smorza ogni mio sogno, risvegliandomi e ricordandomi di un fastidiosissimo formicolio al piede.
Guardo Fra accanto a me, salita in macchina in compagnia del solito brio e che piano piano si è lasciata andare sulla mia spalla mentre cercava l'AUX nella borsa per proporre le nuove canzoni appena scaricate.
Amavamo girare, amavamo le cose nuove, amavamo vedere le reazioni degli altri e imparare a sbagliare quando non ne capivamo la previsione che avevamo ipotizzato.
Capitava spesso di girare la nostra Italietta nei weekend finali del mese.
Ogni volta ricominciavamo da capo io e lei.
Eravamo quelli che si odiarono a Trapani, quelli che fecero l'amore a Brindisi, che si abbuffarono a Torino e si annoiarono a Ravenna.
Ci vedevamo il venerdì nel solito pub, raccoglievamo qualche idea e poche ore dopo eravamo puntuali all'appuntamento col ride-sharing di turno, pronti a scoprire chi ci avrebbe accompagnato alla meta e come sarebbe andata a finire anche quella volta.
Pausa in autogrill.
"Un cornetto, un cappuccino e una rustichella a portar via".
Quest'ultima è per lei che era rimasta in macchina e che fra qualche minuto, ringraziandomi, mi avrebbe riempito di briciole sorridendo e divorando quella mezzaluna al pomodoro.
Ormai siamo svegli e mentre il proprietario della macchina continua la sua chiacchierata al telefono durata tutto il percorso, noi ridiamo guardando le foto dell'estate scorsa sul suo telefono e ascoltando finalmente le canzoni scaricate che devo ammettere non sono poi così male.
Ci vogliamo bene, lo vediamo noi da dentro e lo vedono gli altri da fuori.

Con maggiore volontà avremmo dovuto definire quel nostro rapporto, ma forse così facendo saremmo solo andati ad alterarlo, non lasciando libero di muoversi e di evolvere come facevano le nuvole ancora alte e bianche nel cielo.




E.R.



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